Caratteristiche tecniche degli emblemi araldici
Le caratteristiche tecniche degli emblemi sono dettate dall’art. 5 del dpcm 28.01.2011.
Elementi dello stemma di un Ente:
Lo stemma è costituito da uno scudo e, nel caso di province e di comuni insigniti del titolo di città, e di comuni, da una corona collocata al di sopra dello scudo stesso. Oltre ad essere elemento di completezza dell’emblema, la corona indica con la sua forma il grado di appartenenza dell’Ente.
Lo scudo: forma e misure
Lo scudo obligatoriamente adottato per la costruzione degli stemmi degli Enti destinatari di un provvedimento formale è quello detto “sannitico moderno”; cioè uno scudo rettangolare con gli angoli inferiori arrotondati. Tale scudo deve mantenere una proporzione di 7 moduli di larghezza per 9 moduli di altezza.
Corona di una Città
I Comuni insigniti del titolo di città utilizzano una corona turrita, formata da un cerchio d’oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro, il tutto d’oro e murato di nero.
Corona di un Comune
I Comuni invece devono utilizzare una corona formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d’argento e murato di nero.
Il gonfalone consiste in un drappo rettangolare di cm. 90×180, del colore di uno o di tutti gli smalti dello stemma.
Il drappo è sospeso mediante un bilico mobile ad un asta ricoperta di velluto dello stesso colore, con bullette poste a spirale, e terminata in punta da una freccia, sulla quale sarà riprodotto lo stemma, e sul gambo il nome dell’ente.
Il gonfalone ornato e frangiato è caricato, nel centro, dello stemma dell’ente, sormontato dall’iscrizione centrata (convessa verso l’alto) dell’ente medesimo. La cravatta frangiata deve consistere in nastri tricolorati dai colori nazionali.
Per prassi invalsa le parti metalliche, così come i ricami, i cordoni, l’iscrizione e le bullette a spirale del gonfalone devono essere:
- argentate per gli stemmi del comune,
- d’oro per gli stemmi della provincia e del comune insignito del titolo di città.
I motti devono essere scritti su liste bifide e svolazzanti dello stesso colore del campo dello scudo, con lettere maiuscole romane, collocate sotto la punta dello scudo.
Fonte: Presidenza del Consiglio dei Ministri
Torrita Tiberina dal 1999 è gemellata con la città rumena di Iași, capoluogo del distretto omonimo e capitale della regione della Moldavia romena.
Con i suoi 387.103 abitanti rappresenta, dopo Bucarest, il secondo comune più popoloso della nazione. È inoltre il centro principale di un’Area Metropolitana costituita nel 2004.